Editoriale

Biden scarica Netanyahu

di Adolfo Spezzaferro -


L’Occidente sta giocando con il fuoco sul fronte orientale – gli ucraini per la prima volta hanno colpito con missili Usa obiettivi in territorio russo, nonostante gli avvertimenti di Mosca – e mentre è sotto gli occhi di tutti che la conferenza sulla pace in Svizzera è una buffonata, visto che si terrà senza la Russia, qualcosa si muove sull’altro fronte, quello di Gaza. Il presidente Usa Joe Biden, sotto pressione anche per le proteste di piazza al fianco del popolo palestinese, per la prima volta ammette cosa c’è dietro l’attacco di Israele contro la Striscia di Gaza. “Ci sono tutte le ragioni” per credere che il premier israeliano Benjamin Netanyahu stia prolungando la guerra, rifiutando accordi per un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, per calcolo politico. Così il Potus a Time. Gli Stati Uniti hanno annunciato un progetto di risoluzione al Consiglio di Sicurezza dell’Onu a sostegno del piano di cessate il fuoco a Gaza, invitando Hamas ad accettarlo. Tuttavia l’organizzazione islamista palestinese e il suo braccio armato hanno posto ulteriori condizioni, anche perché Netanyahu ha precisato che il cessate il fuoco è solo temporaneo, per il rilascio degli ostaggi. Poi appunto la guerra riprenderà. E continuerà fino a quando tutti gli “obiettivi di Israele saranno raggiunti”, ossia l’eliminazione fisica dei miliziani di Hamas e la distruzione della capacità militari e governative dell’organizzazione palestinese. Con buona pace degli analisti, che sostengono che è impossibile sradicare Hamas dalla Striscia, così come eliminare tutti i combattenti. Anche perché più Israele si accanisce sui palestinesi inermi più sorgeranno nuovi miliziani. Ma Biden ha detto una cosa importante: Netanyahu tira dritto a testa bassa perché non vuole perdere il potere. Per non parlare del fatto che quando finirà la guerra riprenderanno i processi contro di lui per corruzione. Anche Biden vuole la pace nella Striscia per ragioni politiche – è in campagna elettorale. Ma è questa l’unica fortuna per i palestinesi.


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