Esteri

Tregua a Gaza l’accordo non è ancora definito

di Ernesto Ferrante -


Gli Stati Uniti hanno annunciato un progetto di risoluzione al Consiglio di Sicurezza a sostegno del piano in tre fasi di cessate il fuoco a Gaza delineato da Joe Biden, esortando Hamas ad accettarlo. “Numerosi leader e governi, anche nella regione, hanno approvato questo piano”, ha detto l’ambasciatore degli Stati Uniti Linda Thomas-Greenfield. La bozza, vista da AFP, “accoglie con favore il nuovo accordo annunciato il 31 maggio e invita Hamas ad accettarlo pienamente e ad attuare i suoi termini senza indugio e senza condizioni”.
Il movimento di resistenza islamica “non inizierà un nuovo ciclo di colloqui, a meno che Israele non annunci esplicitamente e chiaramente la sua approvazione delle condizioni della resistenza per un cessate il fuoco”, ha dichiarato Bassem Naim, membro dell’ufficio politico del gruppo, all’emittente “Ash Shams”.
“Queste condizioni riguardano tre aspetti principali: un cessate il fuoco totale, il ritiro completo delle forze di occupazione israeliane dalla Striscia di Gaza, il ritorno degli sfollati, oltre alla ricostruzione di Gaza e all’attuazione di un accordo sullo scambio degli ostaggi”, ha aggiunto Naim, facendo presente che “finora il gruppo non ha ricevuto alcuna nuova proposta su cui negoziare”.
Hamas ha informato i mediatori che “non accetterà alcuna nuova proposta perché ha approvato quella ricevuta all’inizio di maggio. Tuttavia, Tel Aviv ha respinto questa proposta”, ha concluso il dirigente della fazione.
L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha reso noto che tre persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento aereo israeliano su una casa nel quartiere Daraj a Gaza. Il bilancio delle vittime nell’enclave palestinese dal 7 ottobre è di circa 36.479 palestinesi morti e 82.777 feriti, secondo il Ministero della Sanità locale.
Gli Houthi hanno rivendicato di aver “colpito per la prima volta un sito militare nella città di Eilat, nel sud di Israele, con un missile balistico”, chiamato “Palestina”. Lo ha annunciato il loro portavoce militare, Yahya Saree. In un post sul social X, i miliziani yemeniti hanno scritto che “l’operazione ha raggiunto con successo il suo obiettivo” e che “persevereranno nelle loro operazioni militari in sostegno e solidarietà con il popolo palestinese oppresso finché l’aggressione non cesserà e l’assedio del popolo palestinese nella Striscia di Gaza non sarà revocato”.


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