In India hanno votato 642 milioni di elettori, Modi verso la riconferma
Il Bharatiya Janata Party (Bjp) del primo ministro Narendra Modi è in testa al 39,3% con un quarto dei voti scrutinati alle elezioni indiane, secondo i dati della commissione elettorale nazionale. In generale, il conteggio delle schede con i primi risultati provenienti dai 543 collegi vede l’alleanza di partiti guidata dal premier uscente Narendra Modi, Nda, in vantaggio in 292 dei 543 seggi in palio, pari al 54% del totale. In gran parte dei casi il vantaggio è assicurato dal Partito di Modi, Bjp.
Il blocco di opposizione – INDIA – è in testa in 222 collegi, grazie perlopiù al Partito del Congresso. Stando a questi primi, parziali risultati, India domina in un numero di seggi di gran lunga superiore ai 181 necessari per impedire al Nda di conquistare la maggioranza dei due terzi della Lok Sabha.
L’esito del numero dei votanti è stato considerato un “record mondiale”. Sabato, l’ultima tornata di elezioni iniziate il 19 aprile scorso. A celebrarlo è stato il capo della Commissione elettorale, Rajiv Kumar, secondo cui si sono recati alle urne 642 milioni di votanti, 312 dei quali donne. “Abbiamo creato un record mondiale – ha rivendicato Kumar – Questo è un momento storico per noi tutti. Il numero è una volta è mezzo quello degli elettori di tutti i Paesi del G7 e due volte e mezzo quello dei 27 Paesi dell’Ue”.
“Questa è la prima elezione nazionale che si tiene in India da quando è diventata la nazione più popolosa del mondo e arriva in un momento in cui l’India ha appena iniziato a prendere il suo posto come potenza globale, una distinzione che aveva perso prima della colonizzazione dilagante iniziata nel 1700”, ha spiegato Vas Shenoy, Rappresentante in Italia della Camera di Commercio indiana.
Torna alle notizie in home