Dopo la condanna, raccolta fondi record di 53 milioni di dollari per Trump
Nelle 24 ore successive all’annuncio, giovedì scorso, della condanna di Donald Trump nel processo di New York, alla campagna elettorale dell’ex presidente sono stati versati quasi 53 milioni di dollari. E’ quanto afferma Eric Trump, intervistato da Fox News, affermando che questa mobilitazione di sostenitori per il padre batte tutti i record. “Quello che è straordinario è che il precedente record di raccolta in un giorno è quello riscontrato nel 2016, con 16 milioni di dollari in 24 ore (dello stesso Trump, ndr) “, ha detto.
Ma, dopo quella del record di 53 milioni di dollari, un’altra notizia. Una campagna social attacca i giurati che hanno condannato l’ex presidente. “Identificate i giurati, identificateli subito”. Così su un sito chiamato “The Donald”, che era molto popolare tra i partecipanti all’assalto al Congresso, esorta i sostenitori di Donald Trump a cercare di trovare i nomi e soprattutto gli indirizzi dei 12 giurati che giovedì scorso lo hanno condannato nel processo di New York per le accuse finanziarie collegate alla vicenda Stormy Daniels.
Il post, rimosso poco dopo la sua pubblicazione, è stato individuato da Advance Democracy, gruppo che sta riscontrando, dopo il verdetto di condanna per Trump, un grande traffico online di minacce contro il giudice Juan Merchan, il procuratore di Manhattan, Alvin Bragg, di cui qualcuno ha pubblicato anche il suo presunto indirizzo. E in Rete sono apparse minacce contro i giurati, per alcuni dei quali sarebbe stata anche pubblicata anche l’identificazione, anche se – sottolinea Nbcnews – non si sa se siano corrette.
“Dobbiamo identificare ogni giurato, dobbiamo renderli miserabili, forse anche spingerli al suicidio – recita un altro messaggio su un forum trumpiano – un milione di uomini armati devono scendere un Washington e impiccare tutti, c’e’ una sola soluzione”. “Spero che ogni giurato sia identificato e paghi per quello che ha fatto – scrive un altro sostenitore di Trump su Truth Social, la piattaforma di proprietà del tycoon – che di Dio li fulmini, noi vinceremo il 5 novembre e loro pagheranno”.
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