Cronaca

Milano, prima lo stupro di gruppo e poi il licenziamento

di Martina Melli -


Una vicenda particolarmente difficile da digerire, quella della manager 32enne di Milano, vittima di una violenza sessuale di gruppo lo scorso anno, che, come riporta La Stampa, qualche giorno fa è stata licenziata dalla sua azienda di Assago, specializzata in brand di lusso. Dopo la violenza subita a marzo 2023 nella zona dei Navigli per mano di tre uomini da lei conosciuti, la donna ha trascorso sei mesi tra ospedali e terapie psichiatriche, sperando di rientrare a lavoro a settembre ma senza successo. Malgrado il sostegno iniziale dell’azienda, che l’ha rassicurata di prendersi tutto il tempo necessario, un anno dopo l’aggressione, ha ricevuto una lettera di licenziamento che spiegava come la sua posizione fosse stata cancellata e le mansioni ridistribuite tra altri dipendenti. L’azienda ha attribuito la decisione alla necessità di ridurre i costi e mantenere la profittabilità.
Il suo avvocato ha dichiarato al quotidiano piemontese: “Vedeva nel lavoro la vera possibilità di ricominciare a vivere e, quando le hanno consegnato la lettera è addirittura svenuta. È stato necessario l’intervento dei medici del 118. La verità è che, purtroppo, erano finiti su delle chat alcuni filmati della violenza e per l’azienda sarebbe stata una perdita di credibilità”.
Intanto, le indagini per identificare i colpevoli vanno avanti: a gennaio, un 23enne di Padova è stato condannato per lo stupro a 3 anni e 7 mesi con un’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.


Torna alle notizie in home