LA GRANDE BELLAZZA – Da Hollywood a Torino, in mostra gli oggetti di scena dei film più visti
Preparatevi a restare a bocca aperta. Dalla piuma di Forrest Gump alla bacchetta magica di Harry Potter, dai guantoni di Rocky fino ai costumi di Batman e Superman: sono solo alcuni degli oggetti di scena originali che saranno esposti a Movie Icons – Oggetti dai set di Hollywood, la mostra che sarà aperta fino al 13 gennaio del prossimo anno al Museo Nazionale del Cinema all’interno della Mole Antonelliana a Torino. “Sono onorato – dichiara Luca Cableri direttore della Galleria Theatrum Mundi e co-curatore della mostra – che la mia collezione venga ospitata in un museo unico al mondo. La passione che mi ha spinto a raccogliere questi oggetti di cinema è la stessa che ho ritrovato nello staff del museo e che mi ha convinto a esporli per la prima volta al pubblico”. Il Museo Nazionale del Cinema della città sabauda è infatti un unicum in Italia, e fra i pochi al mondo, che si distingue per il patrimonio di materiali rari e preziosi, in molti casi unici, che conta addirittura oltre 2.200.000 opere tra film, documenti d’archivio, fotografie, apparecchi e oggetti d’arte, manifesti, memorabilia del cinema, volumi e registrazioni sonore, in una collezione considerata tra le più preziose del Pianeta.
Sono documentati tre grandi filoni tematici: l’archeologia del cinema, la fotografia e la storia del cinema.
Unico anche per il monumento che lo ospita: la Mole Antonelliana.
Situata nel cuore di Torino, la Mole prende il nome da Alessandro Antonelli, noto architetto dell’Ottocento, appartenente alla fede ebraica, al quale fu commissionato di progettare una nuova sinagoga dotata di una scuola interna.
La costruzione dell’edificio partì nel marzo 1863 e si completò parzialmente nel giro di sei anni, con un’altezza pari a circa 70 metri. L’ambizioso progetto di Antonelli non fu particolarmente apprezzato dalla Comunità Ebraica di Torino a causa degli elevati costi aggiuntivi.
La Comunità decise, quindi di vendere la struttura al Comune di Torino e di costruire una nuova sinagoga nel quartiere di San Salvario.
Grazie all’iniezione di fondi da parte del Comune, Antonelli decise di completare la guglia prima con una stella a cinque punte e poi con una statua raffigurante il “Genio Alato”, simbolo dei Savoia che nel 1904 fu colpito da un fulmine e venne rimpiazzato dall’attuale stella a cinque punte. Queste aggiunte portarono la sua altezza a 167,35 metri diventando così la costruzione in muratura più alta nel mondo, da qui il nome Mole.
Oggi, grazie a un ascensore dalle pareti trasparenti costruito nel 1961 per le celebrazioni del centenario dell’Unità d’Italia, si arriva al primo livello terrazzato, a 85 metri, nel Tempietto da dove è possibile ammirare tutta Torino.
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