Esteri

Ucraina, chi avrà la meglio a Praga sulle armi Nato per colpire la Russia?

di Ernesto Ferrante -


La ministeriale Esteri informale di oggi a Praga sarà una sorta di gabinetto di guerra. Gli alleati della Nato discuteranno della situazione sul campo di battaglia in Ucraina, che desta “molta preoccupazione”, poi si passerà al nodo della rimozione delle restrizioni sull’uso delle armi date a Kiev. Il fronte dei “falchi” è guidato dalla Francia, quello delle “colombe” da Germania, Usa e Italia. La questione sta alimentando divergenze e tensioni nell’amministrazione Usa. “La nostra politica non cambia: non vogliamo attacchi all’interno del territorio russo da parte dell’Ucraina”, ha ribadito il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby nel briefing con la stampa, mentre il suo omologo del dipartimento di Stato Matthew Miller ha sottolineato che “la nostra politica è quella di non incoraggiare né consentire attacchi al di fuori dei confini dell’Ucraina”. Ma, secondo le ricostruzioni dei media statunitensi, il segretario di stato Antony Blinken sarebbe favorevole ad una revoca mirata del vincolo per consentire di colpire almeno le basi vicino al confine da dove partono i missili russi, mentre il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan sarebbe ancora contrario, come il presidente Joe Biden. Il capo della Casa Bianca, alle prese con un forte calo di popolarità, non vorrebbe arrivare al vertice Nato di Washington a luglio e soprattutto alle elezioni di novembre con una situazione ormai compromessa per gli alleati ucraini. Le forze russe avanzano da più lati.
Anche in Italia il tema delle forniture belliche a Zelensky continua a far discutere. “Sto pensando di fare come fanno alcune nazioni, che non hanno secretato il tutto ma parte. Sto pensando di arrivare a questo punto, così da cambiare quelle regole che, forse sbagliando, voi avete fissato e alle quali mi sono rigorosamente attenuto”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, rispondendo al question time ad una domanda in merito del M5S. “Tutte le cose che lei mi ha chiesto, ha detto Crosetto al deputato Francesco Silvestri, le sa perché le ho risposto al Copasir. Ha l’elenco dei materiali, i caveat e tutto ma lei, come me, è vincolato dal segreto e non può parlare”.


Torna alle notizie in home