Cronaca

Condannata all’ergastolo l’infermiera killer di Piombino

di Martina Melli -


Fausta Bonino è stata condannata all’ergastolo nel secondo grado di appello. L’infermiera dell’ospedale di Piombino è stata giudicata colpevole di aver ucciso quattro pazienti somministrando loro dosi letali di eparina, un potente anticoagulante.
Questi decessi, avvenuti tra il 2014 e il 2015, hanno scatenato un acceso dibattito sulla sicurezza delle strutture sanitarie e sull’etica del personale.
Bonino, che da quando è stata arrestata nel 2016 ha sempre professato la propria innocenza, era stata inizialmente accusata della morte di 13 persone, successivamente ridotte a 10. Al primo grado di giudizio era stata condannata all’ergastolo per l’omicidio volontario plurimo di quattro di questi pazienti per poi essere assolta al processo d’appello. A quel punto è intervenuta la Cassazione che ha annullato l’assoluzione per quattro dei casi, richiedendo un nuovo processo d’appello che si è ora concluso con la condanna definitiva.
La sentenza ha dunque confermato la sua colpevolezza per omicidio volontario di quattro persone, e l’ha condannata all’ergastolo.
L’avvocato difensore della donna ha già dichiarato che presenterà ricorso in Cassazione, continuando a lottare per dimostrare l’innocenza della sua assistita. La vicenda è particolarmente complessa perché evidenzia la necessità di una maggiore vigilanza negli ospedali e solleva numerosi interrogativi sulla fiducia che le persone sono inevitabilmente portate a riporre nel personale medico e nelle procedure interne degli ospedali.


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