Politica

Stefania Saccardi: “La nostra proposta è la più credibile. Il Pd ha rinnegato le sue origini”

di Federico Tassinari -


La vita di ognuno di noi è fatta di sfide, Stefania Saccardi, la sua candidatura a guidare il Comune di Firenze è una grande sfida. Quali le motivazioni umane e politiche?
“Le motivazioni? Solo l’amore per Firenze. Per noi non è certo stato conveniente. Se avessimo potuto fare le primarie oggi avremmo un candidato unico nell’ambito del centrosinistra. Così, purtroppo, non è stato. Il Pd ha rinnegato lo strumento identitario che deve o almeno dovrebbe connotarlo come partito e che viene considerato preminente all’interno del suo statuto. Ciò ha provocato le divisioni di cui oggi ci si lamenta”.
Avversari forti, molto onore, il centro destra e le sinistre sono certamente sulla carta importanti avversari, leader nazionali in campo e relazioni consolidate sul territorio in tanti anni di guida della città possono fare la differenza. Quali gli elementi di programma che possono portarle i consensi per la vittoria?
“Sono convinta che il nostro sia un programma di buon governo. Un programma fatto di buon senso, di cose fattibili, di concretezza. Un programma che possa garantire di tenere un profilo internazionale. Un soggetto che polarizzi la discussione sui grandi temi ma anche sulle piccole cose: il decoro, la pulizia, la gestione ordinata del traffico, l’efficienza dei servizi. I temi che toccano la vita quotidiana dei cittadini. A mio avviso la nostra è la proposta più credibile perché che non vuole convergere sulla continua proposta dalla Giunta uscente e, soprattutto, non presenta persone che non hanno nessuna esperienza di governo”.
Ci sono problemi che tutte le grandi città portano con se, a volte irrisolti da anni, a ogni elezione rientrano nelle promesse elettorali che spesso rimangono senza soluzione, quali quelli di Firenze?

“C’è un tema di credibilità. E questo è un fatto. E’ anche vero che quando ci si presenta alle elezioni ogni candidato, ovviamente, si impegna a portare avanti con convinzione le proposte contenute nei programmi elettorali. Credo che dipenda molto dai cittadini e dagli elettori che dovranno essere in grado di comprendere la concretezza e la serietà di queste proposte ma anche di valutare il livello di affidabilità delle persone che si impegnano a portarle avanti”.
Il turismo una risorsa che ogni anno aumenta la visibilità di Firenze nel mondo, mancanza di strutture ricettive, il problema degli studenti residenti con alti costi di affitto… come razionalizzare tutto questo?

“Il centro storico brulica di persone, la mole di turisti è aumentata in modo spropositato e la qualità del turismo, invece, è peggiorata in modo drastico. La città viene costantemente sfruttata. Viene consumata. Bisogna cercare il modo migliore di gestire il fenomeno dell’overtourism. Occorre tutelare il centro storico ma non solo, anche le aree della città nelle quali i flussi sono più intensi, attraverso delibere, provvedimenti e misure specifiche che abbiano un impatto positivo sulle attività commerciali, che garantiscano il decoro del patrimonio culturale della città e che consentano ai cittadini e ai residenti di recuperare la vivibilità che, purtroppo, da troppo tempo si è perduta. Sarebbe opportuno sedersi ad un tavolo per cercare un accordo con tutte le associazioni di categoria che rappresentano le strutture ricettive, non solo per valorizzare il centro storico ma anche le zone periferiche della città ed i Comuni limitrofi. Bisognerebbe provare ad abbassare le tariffe congressuali nei periodi in cui si registra un minore affollamento. Ripensando e riprogrammando il turismo su periodi più lunghi. Per provare a frenare l’effetto dirompente prodotto da questo fenomeno.Il ‘mordi e fuggi’ non è solamente questione di affitti brevi. Non sono l’unica causa dello spopolamento. Perché se svuoti la città di servizi è inevitabile che le persone si spostino scegliendo di vivere fuori: penso al tribunale, all’università, agli ambulatori, alle scuole che si sono nettamente ridotte. Poi è ovvio che i proprietari di immobili in qualche modo devono recuperare”.
Se non riuscisse ad arrivare al ballottaggio con quale schieramento porterebbe a compimento la campagna elettorale?
“Noi puntiamo ad andare al ballottaggio. Se ciò non avverrà, nel periodo che va dal primo al secondo turno, dialogheremo e cercheremo di capire quali convergenze si possono creare. La mia tradizione e la nostra storia si collocano nell’ambito del centrosinistra ma credo che oggi sia difficile dare una risposta in merito”.


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