LA GHIGLIOTTINA – Il pacco digitale: euro falsi venduti in cambio di bitcoin (veri)
Non sarà la truffa del mattone – un classico dell’arte di arrangiarsi napoletana, chiamiamola così. Ma il super pacco digitale – euro falsi venduti online in cambio di criptovalute – porta la firma ancora una volta dei partenopei. Quattro persone, tra le quali una già detenuta nel carcere di Viterbo, sono state pizzicate dopo una complessa attività d’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli – Sezione Criminalità Economica – i Carabinieri della Sezione Criptovalute del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, supportati dai Comandi Provinciali di Napoli e Brescia, con il coordinamento internazionale di Europol e con l’ausilio del Servizio Centrale Investigativo austriaco. I quattro sono tutti gravemente indiziati, a vario titolo, per aver venduto valuta e monete in euro contraffatte, commerciate anche all’estero, in combutta con chi le ha realizzate, il tutto su canali dedicati su Telegram e con la spedizione di plichi postali da diversi sportelli su tutto il territorio nazionale. La “genialata” stava nel fatto che i relativi pagamenti da parte dei clienti erano attuati in criptovalute quali Bitcoin e Monero, moneta digitale davvero difficile da tracciare. Il bottino scoperto dopo due anni di indagini ammonta a circa 200mila euro (in questo caso, soldi veri).
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