Rai, mancato appuntamento con la storia
Come ha scritto il nostro direttore, lo stop al confronto in Rai tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, pur essendo frutto di un voto democraticamente espresso da tutti i partiti, di fatto rappresenta, paradossalmente, un limite alla democrazia stessa. E non solo. C’è infatti un altro elemento di evidente criticità che gravita attorno alla decisione tutta politica di far saltare questo faccia a faccia. Si è mancata un’occasione unica, perché per la prima volta nella nostra storia protagoniste del confronto elettorale televisivo sulle reti del servizio pubblico sarebbero state due leader donne che non solo rappresentano i primi due partiti italiani, ma sono anche i punti di riferimento delle due principali coalizioni del panorama politico. Se, dunque, in occasione delle giornate celebrative della parità di genere o in quelle contro la violenza sulle donne, gli esponenti di tutti i partiti si sbracciano e fanno a gara per rimarcare l’esigenza di superare queste odiose forme di disuguaglianza e di discriminazione, alla prova dei fatti la convenienza politica fa mancare all’appello quello che sarebbe stato certamente un appuntamento con la storia.
È la dimostrazione di come rispetto a questo tema si badi più all’apparenza che alla sostanza. Ma anche di come troppo spesso le iniziative a sostegno della condizione femminile non siano considerate prioritarie dalla politica che si preoccupa più di una questione di ‘quote’ che di intervenire su quella che è innanzitutto una patologia culturale, dalla quale, come dimostra la volontà di impedire il confronto tv tra la prima presidente del Consiglio donna e la principale esponente, anch’essa donna, dell’opposizione, non sono immuni neanche alcuni leader dei partiti italiani.
La scorsa settimana siamo stati tra i pochi ad essersi occupati di un’importante e, soprattutto, concreta iniziativa – neanche a dirlo, non politica, ma organizzata da un prestigioso studio legale – relativa al fenomeno della violenza economica, una tematica sottaciuta ma di grande rilevanza, perché lega il tema degli abusi sulle donne a quello della discriminazione di genere. Problematiche alle quali lo studio intende far fronte attraverso attività pro bono e con una serie di incontri formativi nelle scuole e nelle università, così da sensibilizzare i più giovani alla cultura del rispetto, in particolare quello di genere. Non sarebbe male estendere questa lodevole iniziativa anche a quei partiti che si sono opposti al confronto tra Meloni e Schlein.
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