Attualità

Hot parade

di Redazione -


di Simone Donati

Sale: Clint Eastwood. Non dite ai capataz del cinemino italo-testaccino che la gente, in tv, snobba i talk per appassionarsi appresso all’ispettore Callaghan sul canale Iris. Non dite agli importatori di commedie francesi a spese della collettività che se vogliono salvare il cinema è meglio si ritirino loro.

Stabile: Luciano Ligabue. Deve averlo confuso con Angelina Mango, il Papa. Eppure, il Liga è pur sempre il Liga e tutti siam passati al bar Mario. Ma a Papa Francesco il rocker emiliano, ormai ingrigito dall’età, annoia. Mentre cantava, a Verona, il pontefice guardava con ansia il papa-orologio tifando perché le lancette si muovessero a girare.

Scende: Andrea Agnelli. Parenti serpenti. Neppure a Torino, in casa Agnelli-Elkann, le cose vanno granché bene. Mo’ succede che la Juve giubila il buon Max Allegri, l’ex presidente Andrea gli fa il tweet di saluto e i giornaloni di famiglia, Repubblica e la Stampa, quelli dell’informazione per bene, lo zittiscono come un Vannacci qualunque.


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