Attualità

Nella patria dei ricorsi a soffrire è la sanità

di Ivano Tolettini -


Gli ospedali, non solo del Piemonte, sono in sofferenza per la cronica carenza di medici e infermieri. Poi basta un ricorso al Tar per rischiare di bloccare l’assunzione di 226 infermieri attesi come manna. Nell’Italia dei conflitti giudiziari, in questo caso amministrativi, l’Azienda Zero del Piemonte è alle prese con un paio di candidati che sostengono che le prove orali non sono state pubbliche, ma in una seduta “privatistica”. È davvero così? L’Azienda Zero smentisce: “Le prove orali si sono svolte in sale aperte al pubblico, così come prevedono le norme concorsuali. I principi di trasparenza della pubblica amministrazione sono rispettati”. Se è così, e nulla fino a prova del contrario fa ritenere che non sia vero, tutti i 1.957 candidati che sono risultati idonei per il servizio sanitario possono stare tranquilli. Il concorso non s’ha da rifare, anche se in seguito all’annuncio del ricorso si sono scatenate le cateratte delle polemiche politiche e sindacali. Così alla consigliera regionale del Pd, Daniella Valle, non pare vero per sparare indirettamente sulla giunta Cirio per le carenze amministrative di Azienda Zero nella gestione dei concorsi, dicendo che con la carenza di personale sanitario che c’è commettere simili errori sarebbe imperdonabile. Certo, l’esponente politica, seguita a ruota dai sindacati, fa la doverosa premessa “se così fosse”. Appunto, e se non lo fosse? E se i due infermieri che si sono rivolti a uno studio legale hanno preso lucciole per lanterne? Intanto, gli ospedali, ma soprattutto i cittadini che si rivolgono al servizio pubblico, aspettano. Intendiamoci, le verifiche sono doverose, ma a volte i ricorsi al Tar appaiono cervellotici.


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