Attualità

Quando chef Rubio gioiva per l’aggressione a Brumotti

di Gianluca Pascutti -


Quando chef Rubio “esultò” per l’aggressione a Brumotti. Il tempo passa ma i social non dimenticano, pur cambiando logo, struttura e proprietario. Nell’Aprile del 2021 il controverso Chef, presentatore della simpatica trasmissione “Camionisti in Trattoria” si era lasciato prendere dall’euforia postando sul suo profilo Twitter alcuni commenti, alquanto squallidi, nei confronti del collega Vittorio Brumotti. Il noto inviato di Striscia la Notizia, da sempre impegnato nella lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti, nel 2021 era stato aggredito mentre documentava il traffico di droga nel quartiere Quarticciolo a Roma assieme al suo cameraman e un altro giornalista. La violenta colluttazione lasciò ai tre professionisti lividi e abrasioni, anche la loro macchina restò pesantemente danneggiata causa lancio di pietre e bottiglie. Chef Rubio subito si sfogò su Twitter, definendo Brumotti un “infame” che ne aveva prese troppo poche, sostenendo anche che il traffico di droga è una conseguenza del fallimento dello stato. I post di Rubio provocarono una netta spaccatura nell’opinione pubblica, alcuni dei commenti esprimevano la massima solidarietà a Brumotti, altri sostenevano il punto di vista del cuoco. Ieri Rubio ha lamentato, sempre via social, un’aggressione sotto casa sua da parte di una “squadraccia sionista” postando foto e video in cui appariva tumefatto e sanguinante. Nei commenti su X sembra nessuno dei suoi colleghi abbia espresso gioia per l’accaduto a differenza da quanto fatto dai lui in passato. Aspettando la conclusione delle indagini capiremo se i responsabili di cotanta violenza sono realmente “sgherri sionisti” come Rubio ha denunciato o delinquenti comuni. Cadere dalla padella alla brace per lo Chef non sarebbe una novità.


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