La “fabbrica dei bambini” del Brasile: le menzogne nel “circolo della fiducia”/1
Un bambino della favela '' Citta' di Dio " a Rio de Janeiro, 2 agosto 2016. "Della ricchezza degli investimenti ai favelistas non resterà niente, tra l'altro questi per noi sono Giochi proibiti: nemmeno un biglietto per le prove è stato dato ai poveri". Dalla Città di Dio, la favela più famosa del Brasile che sovrasta il Parco olimpico, arriva la protesta di Zezè, un passato da portiere del Fluminense e un presente da educatore che con Action Aid cerca di strappare al "ghetto" carioca (ispirò anche un celebre film) e alle gang del narcotraffico bambini altrimenti destinati a un'aspettativa di vita di 25 anni. "Non c'e' segno dell'Olimpiade tra questi vicoli luridi - spiega Zezè all'Ansa - ma è il meno: la cosa peggiore è che non ci sarà alcun tipo di ritorno sociale ed economico". ANSA / CIRO FUSCO ANSA / CIRO FUSCO
Continua con nuovi clamorosi contenuti, dopo la rivelazione del tentativo di “distrazione di massa” della petizione agli “organi dello Stato” del Brasile da parte dei legali di Barbara affinché il Paese possa aiutarli “diplomaticamente e finanziariamente” a prolungare le loro attività individuali di “pressing estorsivo”, la nostra inchiesta divenuta internazionale. Nuovi e inediti dettagli per rendere più ampia e sempre più chiara la definizione delle persone coinvolte e dei tentativi dell’associazione, abituata probabilmente a “vincere facile” con altre persone più atte ad essere ‘intimidite’, nel provare a sviare il focus dell’indagine.
Sempre più evidente a tutti il ruolo di truffatori in forma associata che provano ad estorcere, senza esibire alcun valido titolo di legittimazione – come provato – (inizialmente senza neanche un dna nullo e rifiutandosi categoricamente la comunicazione di alcun documento clinico giustificativo della pretesa), somme di denaro a cittadini stranieri – preferibilmente italiani – che ovviamente soffrono di ‘minorata difesa’ in una cittadina che appare sempre più come una sorta di ‘roccaforte’ dove quasi tutti si conoscono e dove lo “straniero”, alla fine, è l’obiettivo ‘danaroso’ contro cui tutti “convergere”.
Riprendiamo le fila della “fabbrica delle menzogne” dalla questione – volutamente tenuta oscura – della gravidanza prima ancora che del parto.
Appena ricevuto il risultato dello ‘stato interessante’ – come riferisce Bevilacqua – ad ottobre 2021 Barbara dice già che farà il parto cesareo (non può qui non rilevarsi come abbia idee molto chiare, per essere una persona che si dice sorpresa da una gravidanza “inattesa”).
Quando Nunzio arriva in Brasile a dicembre 2021 Barbara gli riferisce, dopo la comunicazione, solo apparentemente inspiegabile (in realtà ad oggi comprensibile nell’ottica di un “direzionamento” specifico) di non andare più in Italia come programmato, di non avere – fatto strano in Brasile – alcuna assicurazione sanitaria: quasi tutti ce l’hanno nel Paese, specialmente se di “buon livello” sociale e comproprietari di immobili come risulta dagli atti. E di essere “costretta” (uno strano termine, alla luce di tutto ciò che sarà qui narrato) a partorire nell’ospedale pubblico di Tubarao – Nossa Senhora de Conceição – dove ‘farebbero’ solo il parto naturale.
Nunzio allora le propone, con la massima disponibilità che lo ha contraddistinto (fino al momento di comprendere di essere al centro di una operazione truffaldina di ampia portata), di pagarle l’operazione (parto cesareo) in una struttura privata a scelta di Barbara. La quale ovviamente rifiuta – perché non vuole far sapere le informazioni riguardo la gravidanza, che però successivamente vorrà mettere a carico di Bevilacqua – e dirà che ha scelto, ‘suo malgrado’, l’ospedale pubblico e il parto naturale.
E’ il 6 gennaio 2022, non appena è stato “rispedito” in Italia un Nunzio che fa “troppe domande” e che avrebbe voluto visionare, legittimamente, le documentazioni mediche che invece gli verranno (e per sempre) interdette da Barbara.
Barbara Zandomenico Perito – Foto messaggio 6 gennaio 2022
Traduzione messaggio
“Sto sistemando la questione della nascita; Perché non posso ottenere un piano assicurativo per la salute”
In questo caso, al netto delle menzogne che “farciranno” quasi tutte le forme di comunicazione, qui Barbara è nel pieno di una vera e propria “commedia teatrale”.
Fase uno
Non vi erano problemi economici e dunque avrebbe partorito con il cesareo (ancora Nunzio era “gestibile”, in quanto non aveva i “dubbi” che poi diventeranno certezze) che lei poneva come condizione inderogabile.
Fase due
Dopo neanche due mesi – e dopo la prima visita ecografica (di cui approfondiremo successivamente le “peculiarità” uniche nel loro genere) non vi sarebbero più disponilità finanziarie per affrontare un cesareo ma rifiuta, al contempo, (molto stranamente se non si conoscesse il prosieguo) il sostegno di Bevilacqua. E perché farebbe ciò? Probabilmente perché in quella struttura sanitaria – oltre a non ‘filtrare’ la benché minima informazione (neanche durante le investigazioni difensive condotte dall’advogado, penalista, ingaggiato da Bevilacqua, Edson Ribeiro) – si sente ‘sicura’ riguardo alla “segretezza” (gravitandovi parenti medici e ostetrici oltre a persone amiche del mondo della sanità locale, alcune delle quali già menzionate, ndr), non solo della gravidanza ma anche dei “tempi” e delle “modalità” del futuro parto.
Fase tre
Ottenuto il primo obiettivo di non aver più ricevuto quelle, per loro “pericolose”, richieste informative di Bevilacqua durante una gravidanza che sembrerebbe “più imminente al parto” di ciò che “dichiarerebbero”, Barbara cambia di nuovo le carte in tavola e quello che doveva essere un parto naturale – all’ospedale pubblico Nossa Senhora de Conceição di Tubarao – unica forma, per quanto riferito dalla ragazza, praticato dalla struttura – si “trasforma” in un cesareo e inverosimilmente (alla seconda metà dell’ottavo mese) senza un’indicazione, quantomeno orientativa, della data (sempre per evitare che Nunzio possa in qualche modo avere informazioni).
Georgia Zandomenico Perito – medico pubblico in Tubarao Sc- foto da profilo Instagram pubblico – (la persona che avrebbe assistito le fasi di gestazione e parto della sorella Barbara)
Audio da chiamata 11 maggio 2022
“Il parto sarà cesareo, ma la bambina nasce quando vuole nascere”
Traduzione
B in Luglio (indicazione solo del mese della nascita ndr)
N in che giorno dovrebbe essere? (Si sarebbe in possesso di un documento medico che affermerebbe le probabili date ndr)
B Non so (ride ironicamente ndr) chiedi a lei…come faccio a sapere quando va a nascere, va a nascere quando vuole nascere
N non è programmato per un giorno ?
B lei va a nascere quando vuole non si programma… (fa capire che parla perfettamente italiano ndr)
N perché non è un Cesareo? (Bevilacqua prova ad ottenere informazioni che fino alle ultime comunicazioni prima del suo “blocco” a febbraio, riferivano da parte sua un parto naturale ndr)
B Si è cesareo (prima informazione in difformità alla precendente ndr) ma oggi non so (alla seconda metà ottavo mese ndr) occorre arrivare lì nel finale della gestazione per sapere (la data ndr), oggi non sappiamo.
Può essere che ci sia un problema e sia anticipato, può essere che stia bene e sia un poco dopo (l’importante è non far capire – né comunicare come visto – quando nascerà la bambina e “confondere le acque” ndr).
La paura di Barbara è poi che il “muro delle menzogne” possa avere qualche cedimento proprio sul “versante” dei genitori (che in qualche conversazione possano far trapelare qualcosa che non torna) e come si avrà modo di ascoltare nell’audio di un passaggio della chiamata del 11 maggio 2022, dopo aver confermato la sua inibizione a Nunzio, risalente a gennaio 2022, a “conversare” con i genitori (ricordiamo i tentativi, sempre infruttuosi, di avere qualche informazione sulla bambina) vuole imporre la sua seconda regola “aurea” dopo la prima di stabilire “esattamente” (sempre tramite la sua avvocata come si ricorderà) quando Bevilacqua sarebbe arrivato in Brasile (probabilmente per timore che potesse scoprire qualcosa o si incontrasse con ‘qualcuno’). La seconda è nessun dialogo con i genitori di lei e prima di tutto nessuna domanda riguardo la bambina (d’altronde la “capra italiana” come viene definito Nunzio, in una chat acquisita alle indagini, doveva solo pagare e non capire). Ecco l’audio e, a seguire, la traduzione.
Audio da chiamata 11 maggio 2022
“Tu conversi con i miei genitori non so cosa tu stia ‘cercando’ “
B “E così io ho chiesto a gennaio (2022 ndr) che non “conversassi” (qui già in contraddizione con la falsa accusa di ‘stalking’ del messaggio 6 febbraio 2022 ndr) con i miei genitori sopra ciò (informazioni legittime sull’andamento della gravidanza ndr), questa non è’ una cosa bella (non fa onore a Bevilacqua il fatto che non si attenga ai suoi ordini di non fare domande su di un figlio che gli si vorrebbe mettere “a carico” ndr).
Bisogna definire correttamente (???ndr) ciò (Bevilacqua dovrebbe accettare, forse perché sotto “macumba”, tutto ciò che gli viene ordinato senza contestare? ndr), io non voglio crearti problemi (prima di una lunga serie di minacce a cui siamo ormai abituati ndr) né avere problemi io ne tantomeno crearli a nostra figlia e dunque c’è bisogno di una situazione ben corretta (???ndr) io non avrei voluto fare ciò (CHI glielo imporrebbe? Ndr) ma credo che in questa situazione sia la cosa migliore.
N Perché credi che sia la cosa migliore???
B Perché tu “conversi” con i miei genitori, non so cosa tu stia “cercando”? (semplicemente la verità ed oggi la giustizia ndr)
E conclude:
Audio da chiamata dell’11 maggio 2022
“Non esiste amicizia con i miei genitori, io non converso con i tuoi sopra le questioni della figlia”
Traduzione
B non possiamo lasciare le cose come stanno perché tu chiami mio padre, mia madre, tu vorresti conversare e ‘sistemare la questione’ (e quale sarebbe il problema? Ndr)
Nunzio parla italiano
B io te l’ho già detto a gennaio (2022 ndr) e non è stato così…io voglio che non conversi con i miei genitori perché io non converso con i tuoi (menzogna come vi mostreremo nell’e-mail in basso, ma ovviamente il rischio della ‘conversazione’ di Nunzio sta nella possibilità che scopra quale “gioco” stia giocando ndr) sulle questioni della figlia (ops! Ndr) della nostra figlia e neanche vado (ci penso di conversare ndr) perché non ha senso.
Non esiste un’amicizia (intesa con i genitori ndr)
Dopo questa “raggelante” affermazione e’ necessario, come nostra abitudine, fare qualche piccola ma importante chiosa.
Quanto al fatto che Barbara dica che “non c’è amicizia” con i suoi genitori, degno di nota e’ un messaggio whatsapp che la stessa Margarete, madre di Barbara, invia il 27 gennaio 2022 a Nunzio poco prima dell’”inibizione totale” da qualsiasi contatto da parte proprio della figlia.
Margarete Zandomenico Foto Whatsapp 27 gennaio 2022
Traduzione
Le parlerò sabato (con Barbara ndr), poi ti potrò dire qualcosa.
Le chiederò cosa intende fare (farebbe credere di essere dalla parte di Nunzio, probabilmente, per rasserenarlo e non farlo stare ‘preoccupato’ – fino alla nascita – su cosa realmente stia succedendo ndr)
A me lo dirà (si pone fintamente come ‘intermediaria’ con la figlia per conquistare la fiducia di Nunzio ndr) . Tu ed io stiamo “giocando pulito” (quindi la stessa Margarete starebbe ammettendo, al contrario, che la figlia stia facendo ‘un gioco sporco’ ndr) quindi meritiamo la VERITÀ’ sopra tutto questo (dipenderà poi tutto dal tipo’ di VERITÀ e su quale “altare” verra “offerta” a Nunzio ndr)
Quanto invece al fatto che Barbara non “converserebbe” con persone attorno a Nunzio non solo è una menzogna (ma su questo siamo abituati ndr) ma, attorno alla data della “presunta” nascita della bambina, la ragazza avrebbe contattato non solo il padre di Bevilacqua (non a fini altruistici come immaginiamo ndr) ma amici e addirittura collaboratori di lavoro di Nunzio (da lei conosciuti in Brasile con Bevilacqua) al solo fine di creare un “pressing” attraverso una auspicata ‘sensibilizzazione’ delle persone a lui vicine, affinché lo stesso si convincesse e, anche senza alcun documento, gli venisse una “irrefrenabile” voglia di iniziare con “l’aiuto finanziario” che, come sostiene d’altronde Barbara nella chiamata dell’11 maggio 2022, “non avrebbe nulla a che vedere con la paternità”.
La cosa creò talmente problemi, specialmente riguardo alle persone inerenti il lavoro di Bevilacqua, che lo stesso fu costretto a farlo contestare, dal suo ex avvocato di fiducia Matheus do Livramento, alla avvocata di Barbara dello studio legale Ricken Tenfen (lo stesso, incidentalmente, che avrebbe sollevato il supposto “interesse nazionale brasiliano” per il caso giudiziario in oggetto).
E-mail 11 luglio 2022
Traduzione
Buongiorno Dottore (avvocatessa ndr), per continuare un dialogo costruttivo le chiedo di inibire la sua cliente, finché persiste questo rapporto tra professionisti, da qualsiasi contatto con il mio cliente, con amici o anche con clienti di Nunzio che non abbiano alcun rapporto con il caso (le informazioni ‘sanitarie’ per sapere per cosa si sarebbe “dovuto” pagare non erano “permesse” ma le approssimazioni da parte di lei ad amici e clienti di Nunzio qualora possano convincerlo che sia “giusto” pagare quelle si ??? ndr)
Per tutto ciò queste approssimazioni sono inopportune.
Pertanto, ci auguriamo che la tua cliente non si relazioni direttamente a nessuna delle persone sopra menzionate.
Qualsiasi informazione potrà essere data tramite la mia persona per email (nessuna informazione – che non sia richiesta di denaro – verrà data allo stesso ne’ comunicata a Nunzio ndr)
Ci aspettiamo che queste informazioni fornite, con le modalità sopra indicate,
dimostreranno la collaborazione ideale per un’intesa tra le parti.
Cordiali saluti
Matheus do Livramento
Il racconto del “circolo della fiducia” della “fabbrica dei bambini” proseguirà con una seconda parte.
(articolo aggiornato in data 29 ottobre 2024)
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