Museo del Tessile e orto botanico: a Chieri gioco e cultura per i più piccoli (ma non solo)
Un sabato tutto dedicato alle bimbe e ai bimbi, dai sei anni di età, nel segno del gioco – divertimento, accompagnato a elementi di mini-cultura legata alla locale tradizione del “tessile”. Bella iniziativa, quella pensata e messa in pista a Chieri, sabato 18 maggio, in occasione della rassegna “Di Freisa in Freisa”, dalla “Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile”, che ha ben pensato di organizzare, per i più piccoli, un workshop di “tintura naturale con il mosto”, a cura di Giulia Perin, artista in residenza stabile al “Museo del Tessile”.
L’evento si terrà presso la“Sala della Porta del Tessile” (via Santa Clara, 10), al mattino alle 10,30 e al pomeriggio alle 14 (durata 90 minuti, costo di partecipazione 5 Euro, con prenotazione obbligatoria, scrivendo a: prenotazioni@fintessilchieri.org).
I partecipanti realizzeranno un piccolo gadget impiegando la tecnica di tintura giapponese “Shibori”. Nelle pause di lavorazione saranno condotti in visita guidata al “Museo” e all’“Orto Botanico del Tessile” per conoscere piante, fibre e coloranti naturali impiegati nelle arti tessili.
La tecnica cosiddetta dello “Shibori” o “Shiborizome” è un’antica tecnica di decorazione del tessuto che, in Giappone, fu in auge durante il periodo “Edo” (il primo abito decorato in tal modo pare risalga all’VIII secolo, come parte dei doni dell’imperatore Shōmu al Tōdai-ji, a Nara ) e consiste nel legare o manipolare il tessuto e immergerlo in un “bagno di tintura” che crea una sorta di fantasia astratta. La tecnica fu, in seguito, ripresa insieme a quella ad inchiostro nero e a colori in una tecnica più avanzata dal nome “Tsujiga-hana”.
Sabato 25 maggio si rinnova la partecipazione della “Fondazione” al “Festival del Verde di Torino e città metropolitana”, la cui edizione 2024 è intitolata “La città delle piante”.
Per tutto il giorno si terranno quindi “visite guidate” all’“Orto Botanico del Tessile”, arricchito quest’anno di “papaveri orientali” ma anche di una pianta di “Agave”, da cui si ricava la fibra ecosostenibile “Sisal”. A questa si aggiunge l’“Ananas”, dalle cui foglie si trae un’altra fibra ecosostenibile, il “Piñatex”. Infine, si potranno ammirare esemplari di “Bohemeria nivea”, pianta orientale della famiglia delle urticacee da cui si ricava il “ramie”, una fibra naturale dalla lavorazione complessa, visibile insieme ad altri filati di origina naturale e artificiale nelle stazioni tattili del “Museo del Tessile”.
L’accesso alle visite guidate è a pagamento, su prenotazione. Orari visite guidate: ore 10,15 – 11,15 – 14,15 – 15,15 e 16,15.
Costo: 3 Euro, biglietto unico ridotto per “Museo” e “Orto Botanico del Tessile”
Accesso su prenotazione scrivendo a: prenotazioni@fmtessilchieri.org
Per info: “Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile”, via Santa Clara 6, Chieri (Torino); tel. 329/4780542 o www.fmtessilchieri.org
g.m. (ilTorinese.it)
Nelle foto:
– Chieri “Museo del Tessile”
– “Ramie”, fibra e filato sbiancato
– Orto Botanico: “Bohemeria nivea”
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