Scacco alla ‘ndrangheta a Cosenza: 142 indagati
A Cosenza scatta il maxi blitz Recovery contro la ‘ndrangheta: 142 indagati, già eseguite in tutta Italia ben 137 ordinanze cautelari emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro su richiesta dei magistrati della Direzione distrettuale antimafia. L’operazione è scattata all’alba di questa mattina e ha visto in azione i carabinieri del comando provinciale di Cosenza insieme agli agenti della Polizia di Stato, in particolare delle Squadre mobili del capoluogo silano e di Catanzaro, del Sisco e dello Sco. Insieme a carabinieri e agenti anche i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Cosenza, quelli del Gico di Catanzaro e lo Scico di Roma.
Gli indagati dovranno rispondere, a vario titolo, delle ipotesi di reato di associazione di tipo ’ndranghetistico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravato dalle modalità e finalità mafiose, nonché in ordine ad altri numerosi delitti, anche aggravati dalle modalità e finalità mafiose.
L’inchiesta verte sull’affare della droga in tutta l’area settentrionale della Calabria. Sotto la lente dei magistrati è finita la rete di spaccio, all’ingrosso e al minuto, intessuta da presunti esponenti della ‘ndrangheta di Cosenza. Che, nel corso del tempo, sarebbero riusciti a procurarsi canali affidabili e diversificati per l’approvvigionamento di sostanze stupefacenti, dalla Campania, dalla provincia di Reggio Calabria, dall’area di Sibari. Inoltre si è ipotizzato un asse di alleanza con gruppi legati alla malavita rom. Lo schema utilizzato sarebbe stato quello delle cosiddette “cosche confederali”. Alle 11, a Catanzaro presso la sede della Procura della Repubblica, ci sarà una conferenza stampa in cui gli inquirenti forniranno i dettagli del blitz Recovery a Cosenza.
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