La fuga di Camila Giorgi: il Fisco la insegue, il 16 luglio l’udienza per il falso green pass
La ricerca di lidi più confortanti e sicuri, la fuga dall’Italia ove la insegue il Fisco e la attende il 16 luglio un’udienza davanti al Gip che potrebbe portarla sul banco degli imputarti di un processo dopo l’inchiesta sui falsi vaccini Covid: sarebbero questi i motivi dietro al giallo della sparizione della tennista italo-argentina Camila Giorgi che aveva raggiunto il best ranking di numero 26 al mondo.
La Giorgi sarebbe forse negli Stati Uniti. In Italia, la cerca il Fisco. A vuoto, un tentativo di notificarle documenti relativi ad accertamenti nei suoi confronti. A vuoto anche un tentativo di convocazione da parte della Guardia di Finanza per il 13 aprile scorso, come rivela il Corsera. E ora emerge che tutta la sua famiglia sarebbe finita nel mirino di un’indagine della Procura della Repubblica di Firenze, sempre per vicende collegate ad omesse o incomplete dichiarazioni dei redditi.
Già delineate, invece, le accuse che le vengono mosse riguardo alla sua posizione nell’inchiesta sui falsi vaccini Covid che coinvolge pure la cantante Madame. Con l’artista, all’anagrafe Francesca Calearo, Giorgi dovrà comparire davanti al gip di Vicenza il prossimo 16 luglio quando è stata fissata la prima udienza preliminare dell’inchiesta sui falsi vaccini Covid. Entrambe potrebbe dunque rischiare il processo dopo che, lo scorso marzo, il pm veneto Gianni Pipeschi aveva chiesto il rinvio a giudizio per 21 indagati, tra cui la cantautrice e la sportiva, accusate di falso ideologico per aver chiesto di ottenere il green pass senza aver prima effettuato la vaccinazione. Le due si erano rivolte alla dottoressa Daniela Grillone Tecioiu che, insieme a quattro indagati – tra cui il marito Andrea Giacoppo – ha chiesto di patteggiare la pena, richiesta che sarà vagliata in un’altra udienza non ancora fissata. Altri imputati, invece, sono accusati anche di corruzione e peculato. L’inchiesta era iniziata alla fine del 2022, ma la notizia era esplosa nel febbraio del 2023.
Nei giorni scorsi, la sparizioni di Giorgi. con il suo nome apparso nella lista degli atleti ritirati dell’Itia, International Tennis Integrity Agency, dal 7 maggio. L’ultimo incontro ufficiale della 32enne, lo scorso 23 marzo a Miami, quando persee al secondo turno contro la numero uno Wta, Iga Swiatek che la sconfisse con un doppio 6-1.
Finora, aveva vinto 4 titoli in carriera, il più importante nel 2021 a Montreal. Un addio al tennis a fari spenti, senza una parola di spiegazioni. Nei giorni scorsi la Wta (Women’s tennis association) aveva provato a contattarla per avere una dichiarazione, trovando il telefono della 32enne staccato, come quello del papà e storico allenatore Sergio Giorgi.
La parola fine su una carriera piena di alti e bassi e nella quale Camila Giorgi non è mai riuscita ad esprimere pienamente il suo indiscusso talento. Precocissimo il debutto nel tennis professionistico nell’agosto 2006 a 14 anni nel torneo Itf da 10.000 dollari disputato a Baku in Azerbaigian. Sei anni dopo, il 9 luglio 2012, l’ingresso di Camila tra le prime cento giocatrici del mondo e due anni dopo, il 26 maggio 2014, l’ingresso nelle top 50. Arriverà fino al numero 26 come best ranking, il 22 ottobre 2018.
Quattro i titoli conquistati nel circuito maggiore da Camila Giorgi: il primo nel giugno del 2015 sull’erba olandese di s’-Hertogenbosch (Wta 250), nell’ottobre 2018 si impone sul veloce indoor di Linz (Wta 250). Ad agosto 2021 il trionfo più prestigioso sul cemento di Montreal (Wta 1000), dove supera in finale l’ex numero uno del mondo, la ceca Karolina Pliskova; l’ultimo titolo arriva sul cemento messicano di Merida (WTA 250) nel febbraio 2023. Nei tornei dello Slam raggiunge, come miglior piazzamento, i quarti a Wimbledon 2018, quando cede solo per 6-4, al 3° set alla numero 1 Serena Williams. Ha centrato gli ottavi sia allo Us Open (2013) che al Roland Garros (2022) mentre all’Australian Open non è riuscita mai ad andare oltre il terzo turno.
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