Scontri Sapienza, collettivi studenteschi protestano davanti al tribunale
Dopo gli scontri e le tensioni avvenuti ieri all’Università La Sapienza di Roma, in concomitanza con la riunione del Consiglio di Amministrazione e del Senato Accademico riguardo agli accordi di ricerca con Israele, oggi i collettivi studenteschi si sono riuniti davanti al tribunale della capitale per protestare contro l’arresto di due ragazzi.
Alle ore 13 è inoltre prevista una conferenza stampa presso il Rettorato dell’università, durante la quale verranno affrontati i recenti accadimenti e saranno espresse le posizioni ufficiali dell’università sull’accaduto.
Le dichiarazioni dei politici non si sono fatte attendere. Il premier Giorgia Meloni ha commentato: “Devastazioni, aggressioni, scontri, assalti a un Rettorato e a un Commissariato, con un dirigente preso a pugni. Questo non è manifestare, ma delinquere”, condannando fermamente gli atti di violenza. Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha aggiunto la sua voce, affermando: “La violenza non è, e mai sarà, espressione di libertà”.
Uno dei fermati è stato catturato dopo aver danneggiato un’auto della polizia, mentre una ragazza è stata accusata di aver aggredito un dirigente della polizia durante il tentativo di irruzione nel commissariato. Secondo quanto riportato dai giovani della Fgc (Federazione Giovanile Comunista), alcune persone sarebbero rimaste ferite durante gli scontri.
La questione degli accordi di ricerca con Israele ha scatenato un acceso dibattito all’interno dell’ateneo romano e ha portato a una serie di manifestazioni e proteste nelle ultime settimane da parte degli studenti e di alcuni gruppi politici e sociali.
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