epa10939420 Sandro Tonali of Newcastle looks on during the UEFA Champions League Group F match between Newcastle United and Borussia Dortmund in Newcastle, Britain, 25 October 2023. EPA/ADAM VAUGHAN
Sandro Tonali finisce di nuovo nel mirino, stavolta in quello della Federazione inglese. La Fa ha messo sotto inchiesta il centrocampista ex Milan, oggi al Newcastle. Secondo gli 007 del football, il mediano azzurro avrebbe piazzato ben cinquanta scommesse nel periodo tra il 12 agosto e il 12 ottobre dello scorso anno. I Magpies non l’hanno scaricato e il suo club, di proprietà del fondo Pif, ha diramato una nota in cui conferma il suo sostegno al calciatore, pagato – in estate – qualcosa come 55 milioni. Finora Tonali ha potuto giocare con la casacca bianconera del Newcastle solo per dodici volte. Poi è stato colpito dalla vicenda delle scommesse nel calcio che gli è costata una squalifica da dieci mesi. In più, per poter tornare a disegnare geometrie e lanciar saette sul rettangolo verde, dovrà incontrare (per almeno sedici volte) gli studenti delle scuole per lanciare un messaggio contro la ludopatia, il gioco d’azzardo e la dipendenza dalle scommesse. Una squalifica che gli costa, sportivamente, tanto. Anzi, tantissimo. Oltre a dover saltare questa stagione, infatti, Sandro Tonali non sarà convocabile per l’impegno della Nazionale agli Europei. Una vera batosta per uno dei prospetti più brillanti e preziosi del calcio italiano.
La nuova vicenda rischia di costare a Sandro Tonali una nuova squalifica. Non è tempo di speculare. È ancora troppo presto per capire cosa potrebbero decidere i vertici della Fa e se è in arrivo per lui una nuova stangata. Quel che è certo è che il centrocampista avrà di tempo fino al 5 aprile prossimo per presentare le sue memorie difensive e spiegare la sua versione alla Federcalcio inglese. Poi si vedrà.
Nel frattempo la notizia ha fatto il giro del mondo e riportato l’attenzione sul caso legato alle scommesse dei calciatori. Una vicenda che ha indignato, ha diviso la pubblica opinione, ha aperto uno squarcio sulla realtà dei protagonisti dello sport nazionale per eccellenza. Rivelandoli per ciò che sono: null’altro che ragazzini lasciati in balia di loro stessi, della noia e delle tasche troppo capienti.