Manifestazione pro Palestina, il rettore del Politecnico: “Attivisti entrati nell’ateneo”
Stefano Corgnati, rettore del Politecnico di Torino ha denunciato in una lettera l’effrazione di uno degli ingressi dell’ateneo, che sarebbe avvenuta nel corso della manifestazione pro Palestina di sabato scorso.
Corgnati ha scritto che “fin dall’inizio delle proteste che stanno coinvolgendo molte università nelle democrazie occidentali, il Politecnico di Torino ha garantito, con piena disponibilità, la libera e pacifica espressione all’interno degli spazi dell’ateneo”.
Il rettore denuncia però “l’effrazione di uno degli ingressi e l’irruzione all’interno del nostro ateneo di circa quaranta manifestanti estranei al Politecnico di Torino”. Per Corgnati si tratta di “un atto di violenza contro l’ateneo che non ha nulla a che fare con la libertà di manifestare, né tantomeno con la comunità studentesca del Politecnico”.
La manifestazione di protesta da parte di membri della comunità studentesca del Politecnico di Torino, aggiunge “a seguito di questi ultimi gravi fatti, è un’occupazione da parte di individui per la stragrande maggioranza esterni all’Ateneo”.
La libertà di manifestare pacificamente, conclude Corgnati “deve avvenire nel rispetto di studenti, docenti, ricercatori, ricercatrici e personale del nostro Ateneo. In questo momento così difficile, chiedo a tutta la comunità di ateneo di ritrovare, mantenere e rivendicare la nostra identità e il nostro ruolo di istituzione pubblica capace di guidare lo sviluppo tecnologico della società, forte della nostra tradizione e salda nei nostri principi e valori. Principi e valori democratici, ispirati al confronto e alla pace, che non tollerano e non tollereranno mai il sopruso, la sopraffazione, la violenza”.
(ilTorinese.it)
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